Michelangelo Cagiano De Azevedo (1912-1981), figura di spicco dell’archeologia italiana del Dopoguerra, docente di ”Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana” e poi di “Archeologia e topografia medievale” presso l’Università Cattolica di Milano, nel suo studio “ Note sul limes greco verso i longobardi ”, cita espressamente Masseria Farache come un toponimo di origine longobarda.
Il termine “fara” indicherebbe gli insediamenti agricolo-militari di gruppi familiari imparentati tra loro. Inoltre, Masseria Farache si trova a ridosso di quella zona del Salento che si pensa sia stata attraversata dal cosiddetto “Limitone dei Greci”, ovvero dal confine, parzialmente fortificato (sul finire del VII secolo d.c.), tra i territori sotto il controllo dei bizantini a sud e quelli sotto il controllo dei longobardi a nord.